La storia del Museo
Il Museo Civico di Vignola è nato come istituzione attuale nel 1978, per volontà di alcuni cittadini appassionati di mineralogia e paleontologia.
1877

In realtà, le sue origini sono più lontane nel tempo: risalgono agli anni ’70 dell’Ottocento, quando il noto studioso e scienziato Arsenio Crespellani, nato a Modena ma vissuto per anni a Doccia di Savignano, collezionò campioni di terreno e di fossili reperiti nel territorio e li donò, nel 1877, al Comune di Vignola, rappresentato dall’allora sindaco Alessandro Plessi. Per volere dello stesso Crespellani, la raccolta fu ordinata su due grandi scaffali della Biblioteca Comunale, denominati “scaffale A”, che esponeva terreni e rocce delle colline intorno a Savignano (questo materiale è ora quasi completamente disperso) e “scaffale B”, che esponeva i fossili delle sabbie gialle e delle marne turchine savignanesi, da cui provengono i reperti paleontologici oggi esposti al Museo. Si è casualmente ritrovato presso la Biblioteca Estense Universitaria di Modena l’inventario autografo di Crespellani della collezione, in seguito pubblicato. La raccolta di Crespellani fu collocata presso la Rocca di Vignola, allora sede del Comune.
1978

Il 16 Maggio 1978 nasce il G.V.R. (Gruppo Vignolese Ricerche) nato per volontà di alcuni volontari accomunati dalla passione per lo studio della natura e, in particolare, dalla mineralogia, paleontologia ed archeologia. Lo scopo dell’associazione è la promozione e la realizzazione di iniziative culturali, riguardo a queste discipline. Tra questi appassionati spicca la Maestra Augusta Redorici Roffi che resterà per oltre un trentennio una delle colonne portanti del Museo e delle sue attività didattiche. In questo periodo l’Associazione non ha ancora una sede fissa e di volta in volta, per le assemblee, utilizza i locali dell’ex-biblioteca comunale presso il Municipio di Vignola, i locali delle scuole elementari di Viale Mazzini e le sale della Rocca per deposito di materiali e mostre. La sede fissa diventerà in seguito, condivisa con altri gruppi, Palazzo Barozzi dove i volontari portano ciò che trovano nel corso delle loro ricerche lungo i fiumi e i torrenti (Panaro, Guerro, Tiepido, Rio Faellano), sui calanchi marnosi e scagliosi, nei campi appena arati delle nostre colline, per condividere con la cittadinanza questi importanti reperti fossili e mineralogici i quali costituiranno il primo nucleo del Museo, che sarà approvato dall’Amministrazione comunale nell’ottobre 1978, su istanza del gruppo di ricercatori.
27 Maggio 1978: Il GVR, rispondendo al Comitato Manifestazioni Rocca CRV, annuncerà la sua costituzione e la volontà di creare un museo, affinché attività e conoscenze non siano limitate ad una ristretta cerchia di persone. Individua nella Rocca la sua prestigiosa sede o, comunque, in un luogo accessibile ed agevole al pubblico, con disponibilità di teche per l’esposizione di materiali e pannelli didattici. Il GVR si impegna a donare i pezzi necessari per formare il primo nucleo del Museo (70 pezzi di minerali e rocce già catalogati e classificati e un numero imprecisato di fossili).
Nasce così, con delibera consiliare n°188 di quello stesso anno, il Museo Civico che avrà sede provvisoria presso il Municipio di Vignola. Viene altresì approvato lo statuto della nuova istituzione.
Il 29 novembre 1978, la C.R.V. concede all’Amministrazione comunale alcune sale del Castello, per una provvisoria sistemazione del materiale museale.
1980

Già da questi primi anni vi è una fervida attività, aperta a tutta la popolazione, di conferenze didattico-culturali, che vedono come protagonista il Panaro. Gli incontri hanno come punto di riferimento lo studio del bacino imbrifero del Panaro con i suoi aspetti geologici, paleontologici e mineralogici. Oltre alla mostra che ha coinvolto numerose scolaresche, il G.V.R. organizza gite d’istruzione, aperte anche ai non iscritti, nel territorio circostante e non solo. Alcune persone del gruppo prestano la loro attività, in collaborazione con le Sovrintendenze interessate, in varie località come Isernia, in località Formica e Doccia (Savignano s.P.) e contribuiscono alla sistemazione del materiale relativo all’Elephans Meridionalis, rinvenuto sul greto del Panaro a Savignano.
1985

Inizia l’attività didattica del Museo.
Nel corso dell’anno scolastico 1985-’86 sono realizzate 35 visite guidate a 29 classi della scuola elementare e a 6 della scuola media, non solo del comune di Vignola, ma di tutto il comprensorio. Dato l’entusiasmo e la partecipazione di alunni e insegnanti, si propongono nuove iniziative rivolte alle scuole dell’obbligo anche per l’anno scolastico 1986-’87, con riferimento alla preparazione degli insegnanti, per i quali sono previsti due incontri orientativi generali sulle emergenze naturali del vignolese e dintorni, tenuti dalla maestra Augusta Redorici Roffi. L’itinerario Paleontologico, appena inaugurato, è meta di visite guidate e incontri con le classi delle scuole medie per attività di laboratorio su microfossili, fossili, minerali, come completamento allo studio della ricerca ambientale.
1986

Si sente l’esigenza di aprire per l’anno scolastico 1986-’87 un nuovo itinerario, quello mineralogico, articolato in due parti: la prima a carattere generale, che prevede i seguenti argomenti: spaccato della terra; cos’è un minerale; che cos’è una roccia; ciclo delle rocce; classificazione delle rocce; proprietà dei minerali. La seconda parte, invece, di argomento più specifico e locale, con approfondimenti sui seguenti temi: minerali delle argille scagliose; minerali delle ofioliti; minerali del macigno; le septarie; utilizzo dei minerali.
1987

Nel mese di novembre, Renato Berselli raccoglie dal Panaro una mandibola fossile di perissodattilo. Tale reperto era stato messo in luce dal fiume, in fase erosiva, subito a valle della grande briglia di cemento costruita a sud di Vignola. Il sig. Berselli estrasse il reperto con ancora parte del sedimento inglobante e lo depose presso il Museo, segnalandolo alla Soprintendenza e, in accordo con questa, al prof. Benedetto Sala per lo studio.
1989

Il sig. Claudio Bertarelli, essendo da diverso tempo a contatto con alcuni membri della commissione del museo civico di Vignola, decide di donare tutta la propria collezione di fossili pliocenici, corredata da una vastissima documentazione bibliografica. La collezione, risultato di molti anni di paziente e assidua ricerca in campo nazionale, ci testimonia un aspetto della vita marina del passato geologico che riguarda il nostro territorio. La collezione Bertarelli è sicuramente da ritenersi una delle più complete e interessanti documentazioni del pliocene marino italiano, per l’ampia serie di reperti raccolti. Sono infatti presenti nella raccolta circa 12.000 esemplari, suddivisi in 160 famiglie e 1490 specie.
1995

Il 25 Settembre 1995 nasce il gruppo “al Palèsi”. La nuova associazione di fatto sostituisce “la commissione di gestione del Museo” e dal 1995 è il solo ente che lo gestisce. Lo scopo dell’associazione è quello di promuovere iniziative didattico-culturali in ambito storico e scientifico, con particolare riguardo allo studio, alla diffusione, alla valorizzazione della cultura ambientale, della mineralogia, paleontologia, archeologia e storia locale. Primariamente l’Associazione intende svolgere la sua opera finalizzata alla qualificazione e alla promozione del Museo civico di Vignola e delle sue attività. Al Palèsi inoltre intende collaborare con altre associazioni, con strutture universitarie, enti pubblici e privati con finalità affini, anche attraverso la stipula di convenzioni.
L’Associazione “al Palèsi” intende valorizzare il Museo civico vignolese, trasformandolo in un museo “più moderno e più giovane”. Si pensa quindi di rinnovare gli itinerari didattici, di usare nuove tecnologie e di coinvolgere direttamente i giovani. Secondo una direttiva del Ministero della P.I. (n° 133 del 1966), che vuole incentivare la collaborazione tra le Scuole e l’Associazionismo, i volontari di “al Palèsi” propongono tre laboratori, coordinati da esperti dell’associazione che operano come “tutor“, da attivarsi con altrettanti gruppi di studenti delle scuole superiori di Vignola.
1998

Il Museo di Vignola collabora con l’IGAL (Institut geologique Albert de Lapparent) dell’Université Paris VI. Per il suo dottorato, per completare uno studio del margine degli Appennini Settentrionali, Christophe André studia ed analizza la storia geologica del territorio tra Vignola e Bologna. Gli esperti del Museo civico, nelle persone di Angelo Rilei, Luigi Santi e Fausto Simonini, collaborano e accompagnano il ricercatore nella sua ricerca. A conclusione della sua opera, Cristophe invita alla discussione della sua tesi di dottorato i soci del Museo. In quello stesso anno nascono i Quaderni del Museo e di “al Palèsi”, pubblicazioni scientifiche di grande interesse per la paleontologia e la mineralogia del territorio.
2000

Nel 2000 nasce la prima guida del percorso paleontologico del Museo con versione anche ipertestuale su CD Rom. Nel 2007 finalmente il Museo ha una nuova guida per entrambi gli itinerari.
2001

Il 18 novembre 2001 si inaugura il rinnovato percorso Paleontologico. Sono coinvolti gli alunni delle scuole elementari e medie di Vignola. Sono presenti le autorità: il Sindaco di Vignola Roberto Adani e l’Assessore alla cultura Giovanna Sirotti.
2004

Il 2004 è un anno dedicato all’evoluzione dell’uomo, terzo percorso del Museo. Il 14 Maggio viene proiettato un video sulla mummia del Similaun, con commento e approfondimento della prof. Angela Giansante: le settimane successive (21 e 28 Maggio) nella sala del teatro Cantelli il prof. Guareschi tiene una conferenza dal tema “L’uomo primitivo” e il litotecnico Claudio Isotta riproduce armi e strumenti litici, usati dall’uomo primitivo e costruiti con le stesse tecniche e materiali. Si organizza anche una gita a Bolzano, per visitare il Museo e la famosa mummia del Similaun. Nell’autunno si conclude l’attività sulla stessa tematica che vede per il giorno 24 Settembre, presso la sala Cantelli, una pubblica conferenza sullo scavo di ripa Tagliente, tenuta dalla dott. Federica Fontana dell’Università di Ferrara.
2005

Viene organizzata una visita in Valcamonica, nei luoghi delle antiche incisioni camune, nel parco Naquane. Il viaggio, che si effettua il 15 Maggio, è preceduto da una conferenza del prof. Angelo Fossati, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università cattolica di Brescia, su “L’arte rupestre della Val camitica: patrimonio mondiale dell’Umanità”. All’interno delle sale del Museo, nell’ambito della “Festa della fioritura”, viene allestita una mostra, sull’arte rupestre. Sono proposte ed effettuate conferenze, anche presso la Biblioteca di Spilamberto, su tematiche di storia locale e presentate diapositiva di viaggi ed escursioni, come momenti, oltre che di conoscenza, di socializzazione e crescita del gruppo nonché di promozione del Museo.
2007

Esce la pubblicazione dei Quaderni dal titolo “Atollites. Un misterioso fiore di pietra di 90 milioni di anni” ed è organizzato un convegno dedicato al misterioso fossile, trovato da un appassionato ricercatore: Vittorio Bega. Il fossile, dopo essere stato studiato presso l’Università di Modena e di Reggio Emilia, entra a far parte della collezione vignolese. Si tratta di un olotipo: esemplare tipo su cui si basa la descrizione di una nuova specie.
2008

Il Museo compie 30 anni. In questa ricorrenza il gruppo “al Palèsi” organizza varie iniziative tra cui una mostra fotografica: “I 30 anni del Museo” – Storia e attività del Museo Civico di Vignola.
2011

Sabato 5 novembre 2011 dalle ore 15.00 presso la Rocca di Vignola si è tenuta la cerimonia di intitolazione del Museo Civico di Vignola alla Maestra Benemerita Augusta Redorici Roffi recentemente scomparsa. Maestra Benemerita della Repubblica Italiana, per oltre 40 anni, Augusta Redorici Roffi ha saputo unire la passione per l’insegnamento all’amore per il nostro territorio, studiato sia da un punto di vista storico che da un punto di vista scientifico e geografico. Questo interesse per la storia locale l’ha portata a riunire attorno a sé studiosi e appassionati vignolesi e a dar vita al “Gruppo Vignolese Ricerche”.
Domenica 18 dicembre 2011: Inaugurazione nuova postazione espositiva: la collezione dei terreni e fossili del savignanese di Arsenio Crespellani donata al Comune di Vignola nel 1877. Dopo il 1915 la raccolta fu collocata nell’atrio della villa Tosi-Bellucci quando questa divenne sede del Municipio vignolese. Nel 1929 fu trasferita presso la Scuola di Artigianato, con sede in un’ala dello stesso edificio, poi presso ad altre scuole sino a perdere l’interesse originario ed essere dimenticata. La collezione è stata ritrovata dai volontari dell’Associazione “Al Palesi” e inserita tra i percorsi del Museo.