L’attuale via Muratori, intitolata al grande vignolese nel 1865, era precedentemente denominata contrada del Guazzatojo, per la presenza di una grande vasca destinata a lavare e abbeverare i cavalli, alimentata da risorgive note come “fontanazzi”.

Via Muratori (archivio fotografico Neri)
Questa parte del centro storico di Vignola ha subito pesanti modifiche a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. AI tempo del Muratori qui si trovavano le stalle di proprietà del Marchese Boncompagni e un giardino pensile collegato alla parte posteriore della Rocca attraverso un ponte. L’intero rione ospitava, con ogni probabilità, anche le case dei proprietari di fondi agricoli, o berlete, poste nelle terre Basse inferiori, lungo la riva sinistra del fiume Panaro in direzione di Spilamberto.

Le basse (archivio fotografico Neri)
Tra questi, conosciuti come “ortolani” o “bassaroli”, vi era Francesco Antonio Muratori, padre di Lodovico, che possedeva un fondo di oltre quattro biolche di terra. Le contrade di Vignola non avevano allora nomi ufficiali: si distinguevano o dal nome di una famiglia illustre che vi abitava o da uno spaccio importante o da un’attività che lì si trovava. Francesco Antonio Muratori, oltre a possedere appezzamenti di terra, esercitava l’arte del calderaio o ramaro, con una propria bottega, collocata forse in contrada Guazzatoio.
L’attuale via Soli era detta del Macello o delle Beccherie o, ancora, dei Galvani,  nobile e importante famiglia vignolese  che qui risiedeva, infine divenne contrada del Sole.  La via Cantelli era nota come contrada di Mezzo o anche delle Spezierie, per la presenza di due farmacie. Qui si trovavano le case di alcune delle più antiche e distinte famiglie vignolesi tra le quali gli Altimani, famiglia della madre di Muratori.
La via Barozzi era detta contrada del Pozzo, per la presenza del pozzo comunale, o contrada degli Ebrei, che qui abitavano, e successivamente contrada dell’Oro. La via Belloj, detta all’epoca vicolo del Buco, metteva in comunicazione attraverso un passaggio coperto ? questa contrada con il piazzale Boncompagni e la Rocca. La via Bernardoni era la via della Scuola o del Ginnasio, e  ospitava una rivendita di tabacco e acquavite.
I Marchesi Boncompagni possedevano entro e fuori le mura parecchie case e botteghe, un mulino e due osterie.  Esercitavano diritti sul forno, sul macello e sul pedaggio della barca che collegava la riva vignolese del fiume Panaro con il territorio di Savignano, ricavandone notevoli profitti.