La famiglia Muratori

La famiglia Muratori poteva contare su una condizione economica sufficientemente florida per l’epoca. Il padre, Francesco Antonio (1645-1698), oltre a possedere diversi terreni sia a Savignano sul Panaro che nelle Basse Inferiori di Vignola, gestiva una bottega artigiana per la produzione di manufatti e utensili in rame. Per diversi anni, inoltre, Francesco Muratori ha ricoperto l’incarico di massaro per la Comunità di Vignola, riscuotendo le tasse, effettuando gli acquisti di beni comuni e presiedendo il Consiglio. La madre, Giovanna Altimani (1653-1692), apparteneva a una delle famiglie più in vista di Vignola, che possedeva diverse case di proprietà. Lodovico Antonio era l’unico figlio maschio della coppia, oltre a cinque sorelle, una delle quali morta in tenera età.
La casa dei Muratori si trova nell’antica via del Guazzatojo, così chiamata per la presenza di vasche per abbeverare i cavalli.
Non vi sono dati certi su come la casa si presentasse: possiamo solo ipotizzarne l’assetto confrontandola con altre abitazioni dell’epoca: le diverse stanze si allineavano lungo il corridoio, la sala si suddivideva in diversi ambienti con funzioni separate, mensa, salotto o studio; la cucina era separata dall’acquaio, ora destinato ai lavori più umili. Le stanze da letto si trovavano al piano superiore.
La casa ha avuto diversi proprietari fino a quando, dal 1832 al 1919, entrò in possesso della famiglia Trenti di Savignano, che nel corso degli anni effettuò alcuni interventi di ristrutturazione e la cedette a diversi locatari. Tra il 1936 e il 1937 l’immobile, ormai in pessime condizioni, venne acquistato dal Comune di Vignola per arrestarne il degrado.
L’edificio venne parzialmente sistemato tra il 1940 e il 1941, per poi essere utilizzato come scuola media e dal 1966, dopo un ultimo intervento di ristrutturazione che ne ha modificato irreversibilmente la struttura, per ospitare la succursale dell’Istituto superiore “Cattaneo” di Modena.